La Corte di Cassazione condanna, per omicidio colposo stradale ai sensi dell’art. 589bis c.p., il conducente di un ciclomotore, con sentenza 6 ottobre 2023, n. 40723. I fatti sono avvenuti in provincia di Reggio Calabria, e per quanto risulta dalla ricostruzione degli avvenimenti, il violento impatto col ciclomotore, avrebbe cagionato il decesso a causa delle gravissime lesioni riportate.
La vittima è stata tempestivamente trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale più vicino, e al momento dell’arrivo, secondo quanto riportato dalla sentenza, sembrava ancora essere “vigile e cosciente”.
Secondo la ricostruzione operata dai giudici di merito, e confermata dalla Cassazione, la situazione sembra sia peggiorata a causa dell’inerzia del personale medico-sanitario, in quanto il paziente è rimasto per oltre 8 ore senza essere ricoverato in reparto, oltre a non essere sottoposto ai dovuti accertamenti idonei, né agli interventi terapeutici del caso.
In particolare, come si può desumere dalla lettura della consulenza medica della pubblica accusa, il paziente aveva fatto ingresso in pronto soccorso in una situazione di sostanziale stabilità; aveva patito “un aumento dei fenomeni emorragici tra le ore 21:18 e le ore 21:43, dovuto inequivocabilmente alla mancata attuazione dell'intervento di stabilizzazione del bacino, del femore sinistro e dell'inizio della terapia infusionale”. Al crescere del fenomeno emorragico non aveva fatto seguito alcun intervento ortopedico ed infusionale.
La Corte, dunque, è giunta alla conclusione secondo la quale, con specifico riguardo a “comportamenti negligenti dei sanitari nelle cure praticate alla vittima di un precedente evento lesivo, l’eventuale negligenza o imperizia dei medici, ancorché di elevata gravità, non elide, di per sé, il nesso causale tra la condotta lesiva e l’evento morte”, in quanto l’intervento dei sanitari costituisce, rispetto al soggetto leso, un fatto tipico e prevedibile, anche nei potenziali errori di cura, mentre ai fini dell’esclusione del nesso di causalità occorre un errore del tutto eccezionale, abnorme, da solo determinante l’evento letale.